La permeabilità dei vasi aumenta nel corso della vita,
a causa di importanti variazioni ormonali (ciclo
mestruale, gravidanza), riducendo il ritorno venoso e
determinando, quindi, stasi di liquidi a livello periferico, soprattutto a carico degli arti inferiori.
Stile di vita sbagliato
Il principale responsabile della ritenzione idrica è uno
stile di vita sbagliato, la cui semplice correzione può
apportare notevoli benefici.
Proprio per la sua notevole diffusione la ritenzione idrica è un problema molto sentito ma spesso sopravvalutato. Molte donne infatti attribuiscono erroneamente alla
ritenzione il proprio sovrappeso ignorando che, in
assenza di patologie importanti, il contributo della
ritenzione idrica sull'aumento di peso è tutto sommato marginale. E' invece vero il discorso contrario; è cioè il sovrappeso a rallentare la diuresi e favorire la ritenzione idrica.
Il drenaggio svolge un ruolo fondamentale nel trattamento della cellulite: in pratica sposta il liquido che
di solito si trova nella pelle o tra questa e i muscoli dalla zona dove si è accumulato verso un' "uscita"
attraverso i vasi linfatici. L'obiettivo del drenaggio è quello di aiutare l'eliminazione del liquido interstiziale e della linfa, ma anche
di rilassare le fibre muscolari.
I farmaci
La pillola contraccettiva e altri farmaci (antinfiamma-
tori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva per la
menopausa) sono da sempre accusati di causare seri
problemi di ritenzione idrica. In realtà il ruolo dei farmaci nell'accumulo dei liquidi
nell'organismo non è tale da identificarli come l'origine del problema. Nel caso specifico della pillola, la ritenzione idrica che
essa può causare va da 0 a 1 Kg di aumento di peso,
praticamente insignificante. Si consideri che chi è abituato ad assumere quantità
salutistiche di sodio aumenta di 1-2 kg solamente a
causa di un pasto ricco di sodio: non per questo il giorno dopo davanti allo specchio noterà una differenza esteticamente penalizzante!
Questo dovrebbe far riflettere tutte le donne che adottano l'alibi della ritenzione idrica per giustificare un
eccesso di accumulo di grasso corporeo dovuto a
una cattiva alimentazione e una eccessiva sedentarietà. Il sodio assunto con la dieta influenza notevolmente
il livello di ritenzione di liquidi.
Acqua povera di sodio?

La strategia giusta però non è quella di scegliere un'acqua povera di sodio, per due motivi.
Il primo è semplice: l'acqua non è uno degli alimenti
a rischio per l'assunzione di sodio: il sodio presente in
una pizza margherita è equivalente a quello conte-
nuto in 8 litri di acqua a medio contenuto di sodio e
a 40 litri di acqua oligominerale. Per questo motivo è assurdo diminuire ulteriormente
la quantità di sodio contenuta nell'acqua puntando
su acque povere in contenuto di sodio, sperando che
aiutino a combattere la ritenzione idrica.
L’acqua aumenta la ritenzione idrica
Anche perché, e veniamo al secondo motivo, non è
vero che bere tanta acqua elimina il sodio presente
nell'organismo, anzi paradossalmente bere tanta
acqua iperidrata l'organismo aumentando la ritenzione idrica!
Limitazione del sale
L'unico modo per evitare la ritenzione di liquidi indotta dall'eccesso di sodio è quella di assumere poco
sodio, limitando l'uso di sale e di altri alimenti a rischio.
Cosa fare e cosa non fare
In assenza di patologie importanti, il maggiore responsabile della ritenzione idrica è lo stile di vita.
Alcune abitudini poco salutari contribuiscono ad
aggravare la situazione: fumo, eccessivo consumo di
alcolici, sovrappeso, predisposizione per i cibi salati,
abuso di farmaci e caffè, abiti troppo stretti, tacchi
troppo alti e rimanere a lungo in piedi senza muoversi. In quest'ultimo caso si consiglia di alzarsi di tanto in
tanto sulle punte dei piedi in modo da stimolare la circolazione ed il ritorno venoso. Insieme alla correzione di tutti i fattori di rischio sopra inidicati può essere utile posizionare un cuscino sotto il
materasso in modo da sollevarlo dalla parte dei piedi.